L’intelligenza artificiale e l’IoT stanno ottenendo ampie risposte e creando un’enorme domanda globale di progressi in numerosi settori. Fortune Business Insight prevede un’espansione delle quote di mercato dei semiconduttori per il futuro, mentre L’AI Index 2024 offre un quadro aggiornato sui recenti sviluppi dell’IA.

La crescita del mercato dei semiconduttori

La dimensione del mercato globale dei semiconduttori è stata valutata da Fortune Business Insight di 611.35 miliardi di dollari nel 2023 e si prevede che crescerà dai 681.05 miliardi di dollari nel 2024 a 2062.59 miliardi di dollari entro il 2032, con un CAGR del 14.9% durante il periodo di previsione (2024-2032). I semiconduttori sono parte integrante di dispositivi e sistemi elettronici composti da componenti come dispositivi di memoria, dispositivi logici, circuiti integrati analogici, unità di protezione della memoria, unità microcontrollori e altri.

Il crescente consumo globale di elettronica sostiene la crescita del loro mercato, così come lo sviluppo dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie di apprendimento automatico. “Queste tecnologie assistono e migliorano il tempo di elaborazione dei chip di memoria per elaborare grandi quantità di dati in pochissimo tempo. Inoltre, si prevede che la domanda potenzialmente crescente di chip di memoria più veloci e avanzati nelle applicazioni dei data center guiderà la crescita del mercato nel periodo di previsione”, sostiene Fortune.

Nodi e rischi supply chain

L’aumento della domanda di prodotti a semiconduttore in vari segmenti, come quello automobilistico e delle comunicazioni cablate, ha contribuito a riprendersi dal calo dei ricavi e delle vendite causato dalla pandemia e stiamo assistendo a una normalizzazione della catena di approvvigionamento dei chip. Tuttavia, è utile rimanere cauti poiché dopo il ribilanciamento delle scorte di chip di quest’anno, si prevede che l’offerta di wafer nella maggior parte dei nodi di produzione di semiconduttori sarà superata dalla domanda fino al 2026.

Le organizzazioni, pur assistendo a una corsa alla realizzazione di nuove fabbriche di produzione, rimangono preoccupate per l’approvvigionamento a lungo termine. Per proteggersi da future interruzioni, le aziende si stanno rivolgendo a pagamenti anticipati per proteggere i componenti necessari. Un esempio è Micron, che ha ricevuto 600 milioni di dollari in pagamenti anticipati dai clienti durante l’ultimo anno fiscale per garantire la fornitura di prodotti di memoria all’avanguardia. Permangono anche le incertezze legate al confronto strategico tra Cina e Stati Uniti sempre più acceso.

L’IA per mitigare i rischi?

Lo Stanford institute for human-centered artificial intelligence, un gruppo di lavoro dell’università di Stanford per l’intelligenza artificiale, annualmente produce un report che svolge il ruolo di guida per l’IA per il mondo occidentale e non solo. Sulle pagine di Internazionale Alberto Puliafito lo ha definito: “la guida fondamentale per capire lo stato dell’arte delle intelligenze artificiali e cosa possiamo aspettarci per il futuro”. È una guida che traccia, raccoglie, pulisce e visualizza i dati relativi all’intelligenza artificiale per fornire dati imparziali di ampia provenienza e verificati per la comprensione approfondita dell’IA.

Secondo l’AI Index 2024 il numero di nuovi modelli linguistici di grandi dimensioni rilasciati in tutto il mondo è raddoppiato rispetto all’anno precedente: due terzi erano open-source, ma i modelli più performanti provenivano da operatori del settore con sistemi chiusi. Sebbene gli investimenti privati globali nell’IA siano diminuiti per il secondo anno consecutivo, gli investimenti nell’IA generativa sono saliti sensibilmente. Sul fronte del processo decisionale, le menzioni globali dell’IA nei procedimenti legislativi non sono mai state così alte. Tuttavia, come sottolineano i co-direttori del gruppo di lavoro Ray Perrault e Jack Clark nel loro messaggio introduttivo al rapporto, molti hanno espresso preoccupazione per la capacità dell’IA di generare deepfake e avere un impatto sulle elezioni mentre il pubblico è diventato più consapevole.

I punti cardine dell’IA

L’AI Index al primo punto sottolinea quanto l’intelligenza artificiale batta gli esseri umani in alcuni compiti, ma non in tutti, essendo in ritardo su compiti più complessi. Inoltre, l’industria continua a dominare la ricerca sull’IA rispetto al mondo accademico e alle collaborazioni tra industria e università. Secondo le stime di AI Index, i costi di addestramento dei modelli di IA all’avanguardia hanno raggiunto livelli senza precedenti, elemento che pone questioni sulla democraticità e le barriere all’ingresso. Da un punto di vista strategico, gli Stati Uniti guidano, la Cina, l’Ue e il Regno Unito seguono, mentre mancano valutazioni solide e standardizzate per la responsabilità. Nonostante un calo degli investimenti privati complessivi nell’IA lo scorso anno, i finanziamenti per l’IA generativa sono aumentati.

Nel 2023, diversi studi hanno valutato l’impatto dell’IA sul lavoro, suggerendo che l’IA consente ai lavoratori di completare le attività più rapidamente e di migliorare la qualità della loro produzione con l’opportunità di colmare il divario di competenze tra lavoratori poco qualificati e lavoratori altamente qualificati. Tuttavia, sottolinea il rapporto, altri studi avvertono che l’utilizzo dell’IA senza un’adeguata supervisione può portare a una diminuzione delle prestazioni. Il 2023 ha visto il lancio di applicazioni di intelligenza artificiale legate alla scienza significative, così come aumenta il numero di normative sull’IA negli Stati Uniti aumenta notevolmente: “Nel 2023 c’erano 25 regolamenti relativi all’IA, rispetto a uno solo nel 2016. Solo l’anno scorso, il numero totale di normative relative all’IA è cresciuto del 56,3%”, afferma il report.

Preoccupazioni e opportunità

Uno degli ultimi punti affrontati dal rapporto riguarda la consapevolezza delle persone. Secondo un sondaggio di Ipsos la percentuale di coloro che pensano che l’IA influenzerà drasticamente le loro vite nei prossimi tre-cinque anni è aumentata dal 60% al 66%. I dati Pew suggeriscono che il 52% degli americani riferisce di sentirsi più preoccupato che entusiasta dell’IA, rispetto al 37% del 2022.

In uno scenario come quello evidenziato i responsabili degli acquisti devono adottare strategie proattive per affrontare le sfide del mercato. È essenziale monitorare costantemente le previsioni implementando le soluzioni basate sull’IA per ottimizzare la gestione della supply chain. Investire in tecnologie emergenti, diversificare i fornitori per mitigare i rischi geopolitici e garantire pagamenti anticipati per la sicurezza dell’approvvigionamento sono passi fondamentali da compiere così come formare il personale sulle nuove tecnologie con un approccio etico nell’uso delle stesse. Quest’ultimo punto è fondamentale perché semiconduttori e IA sono armi a doppio taglio perché significano anche grande consumo di risorse ed esternalità negative spesso poco visibili. Valutare attentamente le soluzioni e la loro eticità rappresenta un aspetto cruciale per mantenere un vantaggio competitivo e insieme operare in modo responsabile.