Quando parliamo di ottimizzazione supply chain, intendiamo il processo di massimizzazione dell’uso di tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale (AI), l’apprendimento automatico, l’Internet delle cose (IoT) e la blockchain. Ma quali sono le best practice da osservare e quali i principali aspetti da tenere in considerazione?

Ottimizzazione supply chain: metodi

Pianificazione strategica

All’interno di questa categoria rientra la definizione degli obiettivi per la gestione dell’inventario, la produzione, il trasporto e la distribuzione con la tecnologia ideale. Un piano di questo tipo dovrebbe includere previsioni della domanda per allocare in modo efficiente le risorse adeguate attraverso la rete della catena di approvvigionamento.

Pianificazione tattica

I piani tattici si concentrano su obiettivi a breve termine, fino a un anno e copre i requisiti di capitale (ad esempio, struttura di magazzino e spazio), competenze specifiche per il personale e tempistica per ogni fase della catena di fornitura.

Pianificazione operativa

Comprende processi e attività granulari necessari affinché la catena di approvvigionamento funzioni in modo efficiente, dall’allocare le risorse al misurare le prestazioni della catena di fornitura per creare un sistema di revisione e miglioramento dell’efficienza. A seconda dell’attività, la pianificazione operativa può concentrarsi su attività giornaliere, settimanali o mensili.

Pianificazione di emergenza

In questo casi si pianificano gli scenari peggiori e le interruzioni, consentendo di capire in anticipo quale sarà la risposta a diversi eventi. Tra queste attività rientra anche capire come ridurre al minimo l’impatto delle interruzioni e come riprendere le normali operazioni nel minor tempo possibile.

Best practice per migliorare l’efficienza della supply chain

  • Creare un board per la supply chain

Un gruppo di leader che semplifichi la creazione di una strategia di ottimizzazione e che coinvolga anche i responsabili delle decisioni di altri dipartimenti. La strategia è così allineata con gli obiettivi di business e la comunicazione interfunzionale migliora.

  • Stabilire una struttura

Una catena di fornitura efficiente è ancorata a una struttura adattata alle esigenze specifiche dell’azienda, tuttavia, non ci sono regole precise in tal senso.

  • Sfruttare la tecnologia per semplificare i processi

Un software di gestione con funzionalità di automazione elimina la necessità per le persone di lavorare su attività di routine e ripetitive ed evita errori umani. Ciò nonostante la tecnologia è solo un mezzo tramite cui migliorare la situazione, perché a monte  i manager dovrebbero rivedere i processi che non performano correttamente.

  • Gestire i rapporti con i fornitori

Non è sufficiente trovare fornitori che offrano le migliori forniture al miglior rapporto qualità-prezzo. I rapporti tra azienda e fornitore devono essere coltivati e caratterizzato da una comunicazione bidirezionale.

  • Misurare il total cost of ownership 

I responsabili della catena di fornitura devono avere più lungimiranza nella scelta dei fornitori. Questo è anche un altro motivo per mantenere buoni rapporti con i fornitori, che sanno come utilizzare e prolungare la durata delle loro offerte.

  • Assumere il controllo della gestione dei contratti

Spostando la gestione dei contratti nella catena di fornitura, i manager possono tenere d’occhio la conformità dei contratti e sfruttare la spesa laddove esistono opportunità per ridurre i costi e mitigare il rischio.

  • Ottimizzare l’inventario

L’obiettivo è mantenere quantità di scorte sufficienti per soddisfare la domanda dei clienti senza scorte invendute. La chiave per ottimizzare le scorte risiede nella previsione e la pianificazione della domanda, che combinano le previsioni dell’attività futura dei consumatori con i dati storici.

  • Rivedere regolarmente le operation della catena di fornitura

Attraverso un sistema di revisione delle procedure e delle politiche.

  • Creare pratiche sostenibili

Creare un quadro misurabile di procedure e politiche progettate per ridurre gli sprechi e le emissioni di carbonio in tutta la rete della catena di approvvigionamento.