I temi principali che un Cpo si troverà ad affrontare quest’anno
Proseguono dalla scorsa puntata le previsioni del team di Procurement Leaders sul 2019 negli acquisti, da un articolo di Tim Burt.
Steve Hall, director of content and community: il 2019 sarà un anno in cui ci sarà grande attenzione al rischio nella supply chain. In seguito all’ultima crisi finanziaria globale il procurement è finito sotto i riflettori; infatti, ai team di questa funzione sono state chieste delle risposte riguardo a numerosi interrogativi: quali fornitori fossero vulnerabili dal punto di vista finanziario, dove l’aumento dei prezzi avrebbe influito sul bilancio e come avrebbero dovuto essere organizzate le strategie di approvvigionamento globale per ottimizzare i risparmi derivanti dall’acquisto in paesi più economici.
A differenza del 2008, tuttavia, si è recentemente delineato un quadro delle supply chain globali più complesso. Oggi il procurement ha un’influenza maggiore all’interno di diversi settori e, cosa forse più importante, più competenze digitali per influenzare il cambiamento.
Prevedo che il business enfatizzerà la capacità del procurement di usare i dati per identificare e rispondere a un concetto più complesso del rischio nella supply chain. Spesso i periodi di incertezza generano il panico e il procurement dovrà essere una fonte di informazioni affidabile per aiutare i propri colleghi a capire dove si stanno assumendo un rischio e quali sono le alternative. Il procurement dovrà essere in prima linea in questo cambiamento, soprattutto se gli scenari macroeconomici porteranno a un accorciamento delle catene di fornitura. Quest’anno l’ufficio acquisti dimostrerà la propria capacità di porsi alla guida di un cambiamento organizzativo.
Jon Webb, head of content and advisory Apac: il 2018 è ruotato intorno alla necessità di rispondere alla crescente incertezza data dallo sviluppo di nuove tecnologie, dall’emergere di nuove tipologie di rischio e dalla presenza di nuovi mercati. Per diversi anni – forse decenni – il procurement si è preoccupato di capire quale fosse il suo posto nel mondo. A ogni nuovo sviluppo, il ruolo del buyer è diventato più ambiguo e i dirigenti hanno discusso sulle possibili strade da percorrere.
Credo che nel 2019 si farà chiarezza in questa nebbia. Se il passato ci ha insegnato qualcosa, è che man mano che cresce il potere della tecnologia, aumenta l’importanza delle relazioni. Il ruolo di facilitatori dei professionisti del procurement sta diventando sempre più notevole e ufficializzato all’interno del business. Stiamo già vedendo molte aziende che introducono in fase sperimentale posizioni di business partner, ovvero dei meditatori a tempo pieno tra l’azienda, i tecnici del procurement e i fornitori. È probabile che nel 2019 si assisterà a una proliferazione di questo tipo di ruoli aziendali, ma anche di altre categorie di specialisti del procurement: manager delle relazioni con i fornitori, risk manager e anche scout di innovazione presso i fornitori. Tutte funzioni che serviranno a connettere le community e a trarre valore da queste relazioni.
In conclusione, secondo le previsioni il ruolo del procurement è destinato a crescere nel corso del 2019, proprio perché sarà un aiuto essenziale alla crescita del business in un’epoca in cui quest’ultimo deve affrontare un’ampia varietà di sfide.