Una vittoria o una sconfitta solo rimandata? I portuali americani sono tornati venerdì scorso al lavoro, dopo 3 giorni di sciopero, riuscendo ad ottenere un aumento di salario soddisfacente, ma lasciando sulla… banchina, una questione ben più grande che riguarda tutti: il timore che l’automazione ci porterà via il lavoro. Chi è pronto a farsi rimpiazzare da un bot? Lo stesso che oggi vi aiuta a trovare più velocemente i fornitori ma che domani negozierà al vostro posto?

Dai container all’intelligenza artificiale: oggi come allora?

Non è la prima volta che i lavoratori marittimi affrontano un cambiamento epocale. Se oggi sono le gru automatizzate e veicoli autonomi a minacciare migliaia di posti di lavoro, negli anni ’60, l’introduzione dei container rivoluzionò il trasporto marittimo, rendendo la movimentazione delle merci più efficiente, ma riducendo drasticamente la necessità di manodopera.

All’epoca, ad esempio, a Genova, vennero negoziati accordi tra sindacati e autorità portuali, che includevano percorsi di riqualificazione per i lavoratori in esubero, insieme a misure di prepensionamento e ricollocazione in altre mansioni. Quella che sembrava una crisi inevitabile divenne un’opportunità per ridefinire il lavoro portuale, preservando una parte significativa dell’occupazione.

Oggi, però, non è solo il settore portuale a dover essere ripensato, ma l’intero mondo del lavoro. Anche se i tempi e i modi di questa rivoluzione sono ancora incerti, la sostenibilità occupazionale riguarda tutti ed è probabile che, prima o poi, il presidio umano, tanto enfatizzato contro l’avanzata tecnologica, rischi di svuotarsi, trasformandosi in un ritornello consolatorio.

 

Cosa ci aspetta nel futuro del procurement?

Software avanzati di analisi dei dati, intelligenza artificiale, piattaforme automatizzate per la gestione delle supply chain… in occasione dei nostri incontri, durante gli appuntamenti del TP Club o ai congressi, ci state già raccontato come il vostro lavoro stia cambiando e quanto la tecnologia vi stia fornendo un supporto crescente. Anche se molte aziende, grandi incluse, non hanno ancora investito in modo strutturato nelle tecnologie o non ne hanno visto tutti i benefici, il cambiamento è già in corso ed è inevitabile.

La vera questione è capire come intendete affrontare questa trasformazione e con quali strumenti. Sarà davvero la capacità di gestire rischi globali, ottimizzare la sostenibilità delle filiere e costruire partnership strategiche a differenziare i leader del procurement dalle macchine?  La sfida principale sarà ancora quella di trovare un equilibrio tra automazione ed esperienza umana, assicurando che la tecnologia non sostituisca completamente il valore aggiunto che solo l’uomo può offrire, sempre che questo valore aggiunto sarà ancora apprezzato e riconosciuto?

Un futuro aperto: immaginiamolo insieme

Iniziamo subito. Da oggi, vi invitiamo ad accedere alla nostra piattaforma per raccontare come vi immaginate il vostro lavoro tra 10 anni e cosa continuerà a rendervi indispensabili. Il tempo è poco, il vostro futuro inizia ora.