La sostenibilità è diventata una priorità ancora più centrale nell’ultimo anno, durante il quale le questioni ambientali, sociali e di governance hanno assunto un ruolo primario negli affari, nel governo e tra le fila della popolazione mondiale in un’ottica di crescita economica e di lotta al cambiamento climatico.

Circa il 90% dei paesi è ora coperto dall’obiettivo di emissioni zero nette, così come centinaia delle più grandi società quotate in borsa. Al vertice delle Nazioni Unite sul clima dello scorso novembre, 130 trilioni di dollari di risorse sono stati impegnati per raggiungere questo obiettivo.

Tra le organizzazioni che monitorano l’andamento a livello internazionale della sostenibilità delle grandi aziende, rientra il centro di ricerca canadese Corporate Knights che si occupa di stilare annualmente il ranking Global 100, una classifica mondiale che racchiude le prime cento compagnie più sostenibili a livello globale.

La graduatoria viene presentata ogni anno a partire dal 2005 al World Economic Forum a Davos, in Svizzera, ed è realizzata selezionando le aziende con almeno un miliardo di dollari di fatturato, valutando la loro performance sulla base di diversi criteri e indicatori specifici per ciascun settore industriale, tra cui gestione delle risorse, del personale e  del capitale.

In particolare quest’anno, Corporate Knights ha studiato 8.080 aziende quotate in borsa, confrontandole sulla base di 24 parametri chiave (KPIs, key performance indicators), i quali si concentrano sull’importanza data alla sostenibilità ambientale, ma comprendono anche nuovi indicatori inerenti l’impegno e la sensibilizzazione sociale.

Secondo il rapporto, le aziende che rientrano in classifica stanno investendo in modo più aggressivo in tecnologie e servizi puliti; inoltre, le organizzazioni più sostenibili risultano anche più produttive in termini sia di carbonio che di energia.

Situazione italiana

Nella classifica mondiale delle 100 aziende più sostenibili al mondo per il 2021, ne troviamo due italiane: la new entry UniCredit al 59° posto e Intesa Sanpaolo, la quale passa dal 56° posto del 2021 al 90°.

Un risultato deludente per il nostro Paese, soprattutto se comparato alla classifica del 2020, in cui erano presenti 4 aziende italiane, di cui Enel in top 10.

Le aziende italiane inserite nel Corporate Knights Global 100 nel 2020 erano:

– Enel (8° posto)

– ERG (35° posto)

– Intesa Sanpaolo (39° posto)

– Assicurazioni Generali (69° posto)

 

Integrated Governance Index 2021

A livello italiano, l’Integrated Governance Index, guidato dal 2019 da ETicaNews, misura l’integrazione della sostenibilità nelle strategie aziendali.

Quest’anno l’IGI, l’unico progetto di ricerca sull’integrazione Esg nei modelli di governance e management aziendale, giungerà alla sua settima edizione. Si tratta di un indice quantitativo costruito sulla base di un questionario rivolto alle aziende che misura il grado di progresso nella governance della sostenibilità.

L’analisi coinvolge le prime 100 società quotate, le società che hanno redatto la DNF nel 2019 (paniere Consob) e le prime 50 società non quotate italiane.

Dal 2021, l’indice ha compiuto un passo di maturità che vede nel 2022 il suo consolidamento. L’obiettivo è quello di comprendere l’esistenza e il grado di consapevolezza della ESG Identity aziendale, evidenziando l’importanza delle relazioni dell’azienda con la supply chain, a monte e a valle: la “ESG Identity relazionale”.

L’indagine dello scorso anno ha analizzato 80 società e l’indice ha coperto il 60% del Ftse Mib e il 50% delle prime 100 società quotate italiane.

La classifica

A guidare la graduatoria sono Hera, in prima posizione (al sesto posto nel 2020), seguita al secondo posto da Snam e al terzo da Enel (entrambe al quarto posto a pari merito nel 2020).

Hera si è confermata anche per il 2021 al primo posto nell’area relativa all’integrazione degli Esg nella Finanza dell’azienda, che analizza i legami tra azienda e investitori responsabili.

L’area di indagine straordinaria 2021, dedicata alla ESG Identity, ovvero alla capacità dell’azienda di valorizzare la propria identità sostenibile, vede sul podio, nell’ordine, Enel, Hera e Saipem. Ai vertici delle non quotate ci sono BNL Gruppo BNP Paribas, Crédit Agricole Italia e Cap Holding. Mentre Fiera Milano guida il podio delle società quotate extra le prime 100, davanti a Ovs e Sabaf.

Il prossimo 15 giugno verrà presentata la classifica del 2022.