Ogni anno viene prodotto cibo sufficiente a nutrire fino a 16 miliardi di persone, eppure circa il 40% di questo viene sprecato. Questo enorme spreco alimentare avviene lungo tutta la filiera, dall’agricoltura alla distribuzione, fino al consumo finale, e ha un impatto devastante sulle risorse naturali e sulle emissioni di gas serra. La FAO stima che lo spreco alimentare globale sia responsabile dell’8-10% delle emissioni globali di gas serra, aggravando ulteriormente la crisi climatica.

Il costo economico del problema è sorprendente. Secondo un rapporto del 2024 di AlixPartners e del Consumer Goods Forum, le perdite e gli sprechi alimentari generano un costo annuale stimato attorno a 1 trilione di dollari, ma l’impatto reale potrebbe essere dal 25% al 50% superiore a causa di fattori sottostimati e costi nascosti associati alle emissioni.

La mancanza di responsabilità è evidente in tutte le fasi della catena di approvvigionamento, dai produttori fino ai consumatori finali, che acquistano spesso più del necessario. Ecco che, la lotta contro lo spreco alimentare rappresenta una sfida cruciale nel contesto attuale di cambiamento climatico e crescita demografica.

 

L’innovazione nell’industria alimentare

Negli ultimi anni, la tecnologia ha rivoluzionato il settore alimentare, che storicamente era rimasto poco digitalizzato, a causa della mancanza di strumenti digitali e decisioni basate sui dati. Grazie all’introduzione dell’Intelligenza Artificiale ci sono oggi opportunità senza precedenti per ottimizzare la produzione e ridurre gli sprechi lungo l’intera catena di approvvigionamento. Secondo uno studio di McKinsey, l’uso di tecnologie avanzate potrebbe ridurre gli sprechi alimentari fino al 20% entro il 2030.

L’AI sta migliorando l’efficienza in diversi settori, a partire dall’agricoltura. Sistemi di machine learning analizzano dati meteorologici e del suolo per ottimizzare le pratiche agricole, riducendo al minimo le perdite nei raccolti. L’AI monitora in tempo reale i processi di trasformazione alimentare, identificando inefficienze e prevenendo gli sprechi a ogni livello della catena di produzione​.

L’applicazione dell’AI nelle previsioni della domanda

Un caso tangibile di innovazione nel settore alimentare è rappresentato dall’utilizzo dell’AI nelle previsioni della domanda e nella gestione degli inventari. Molte grandi catene di supermercati, come Walmart e Carrefour, hanno implementato strumenti di intelligenza artificiale per analizzare i dati delle vendite e ottimizzare gli ordini di prodotti freschi, riducendo così gli sprechi dovuti a sovrapproduzione o acquisti errati.

Walmart, ad esempio, sta testando uno strumento di gestione dei rifiuti basato su AI, progettato per prevedere e prevenire gli sprechi prima che si verifichino. Questa soluzione identifica i principali fattori che causano sprechi, come i prodotti freschi prossimi alla scadenza o con piccoli difetti, e suggerisce azioni correttive, come riduzioni di prezzo o ridistribuzioni. Il sistema AI fornisce agli associati di Walmart informazioni pratiche attraverso dashboard, contribuendo a ridurre gli sprechi su vasta scala. Attualmente, il sistema è in fase di test in Canada, con l’obiettivo di espanderlo a livello globale.

Piattaforme di e-commerce e AI per il consumo sostenibile

L’adozione di strumenti di AI che offrono suggerimenti per ridurre gli sprechi e migliorare l’efficienza della catena di approvvigionamento rappresenta un passo importante verso un futuro più sostenibile, sia dal punto di vista economico che ambientale.

Ad esempio, le piattaforme di e-commerce stanno utilizzando l’AI per personalizzare l’esperienza di acquisto e promuovere un consumo più consapevole. Piattaforme come eGrowcery hanno sviluppato soluzioni che suggeriscono ricette basate sugli ingredienti già disponibili nelle dispense dei consumatori, riducendo così lo spreco alimentare domestico. Un approccio che non solo migliora l’esperienza d’acquisto, ma che incentiva un consumo più sostenibile, aiutando i consumatori a utilizzare meglio ciò che già possiedono​.