In un contesto di trasformazione il sistema finanziario è chiamato a innovare ed educare per un’economia sostenibile. Numerosi fondi di investimento sono impegnati nella promozione della sostenibilità e della diversificazione fornitori, consci delle sfide legate alla trasparenza.

Un trend recente

Negli ultimi anni, i fondi di investimento hanno manifestato un crescente interesse nei confronti della sostenibilità e della diversificazione dei fornitori, riflettendo una consapevolezza maggiore riguardo all’impatto delle proprie decisioni. Al centro di questa evoluzione, il Morgan Stanley Institute for Sustainable Investing fornisce approfondimenti chiave sulle intenzioni individuali degli investitori e sull’intersezione tra rendimenti e impatto positivo.

Anche istituzioni finanziarie di rilievo, come JPMorgan Chase & Co, stanno mettendo in atto strategie mirate per promuovere l’equità e l’inclusione. La diversificazione è un trend che è emerso con vigore negli ultimi anni ed è destinato a perdurare. Ma serve fare attenzione alle frenate che provengono sia a livello istituzionale che sociale.

I report sulla sostenibilità dei fondi

Il Morgan Stanley Institute for Sustainable Investing è emerso quando i finanziamenti per soluzioni di impatto ambientale e sociale erano un territorio relativamente inesplorato. Il patrimonio gestito per i fondi sostenibili ha raggiunto il 7,9% del totale globale nel 2023, con l’obiettivo di coniugare al meglio i rendimenti finanziari con l’impatto positivo per rispondere alla crescente richiesta di trasparenza e responsabilità da parte degli investitori. Il rapporto del 2021 ha svelato che gli investimenti sostenibili interessano il 99% dei millennial negli Stati Uniti, il che manifesta un chiaro sentimento di indirizzo del mercato verso pratiche finanziarie più consapevoli. Inoltre, il Sustainable Signals Survey di Morgan Stanley offre uno sguardo approfondito sul panorama degli investimenti sostenibili, dando voce agli investitori individuali attivi negli Stati Uniti, in Europa e in Giappone.

Con circa 2.820 intervistati, i risultati del sondaggio delineano un quadro positivo della convinzione degli investitori riguardo alla sostenibilità come un bene per le imprese. L’80% crede che sia possibile bilanciare i rendimenti finanziari dei tassi di mercato con un focus sulla sostenibilità e la maggior parte esprime il desiderio che i propri investimenti promuovano un impatto ambientale e sociale positivo. Tuttavia, il 63% degli investitori ha evidenziato una mancanza di trasparenza e fiducia nel reporting di sostenibilità, mentre il 61% si preoccupa del greenwashing, sottolineando che la mancanza di chiarezza potrebbe ostacolare le decisioni di investimento.

La diversificazione fornitori

Parallelamente all’impegno del Morgan Stanley, JPMorgan Chase & Co, una delle principali società di servizi finanziari, ha adottato un approccio di promozione della diversità lungo la sua catena di fornitura. Attraverso il Global Supplier Diversity Network, l’azienda spende annualmente oltre 2 miliardi di dollari con aziende a proprietà diversificata. Il programma si propone di favorire la crescita e lo sviluppo delle imprese appartenenti a categorie sottorappresentate. Ad esempio quelle possedute e gestite da donne, minoranze etniche, veterani, persone con disabilità e membri della comunità LGBT+.

Il network è una risorsa fondamentale attraverso la quale il team di approvvigionamento e diversità dei fornitori identifica le imprese idonee per le opportunità contrattuali. JPMorgan Chase, in collaborazione con altri partner aziendali, cerca di rimuovere ostacoli comuni all’attività imprenditoriale, contribuendo alla creazione di ricchezza generazionale in diverse comunità degli Stati Uniti.

In equilibrio tra Esg e incertezze sistemiche

Anche il settore finanziario è al crocevia tra l’adozione di pratiche Esg e le incertezze connesse alla trasformazione in atto. Tuttavia, le sfide non mancano. La mancanza di trasparenza e fiducia nel reporting di sostenibilità, unita alle preoccupazioni sul greenwashing, rappresentano ostacoli significativi da superare.

La complessità di questo cambiamento riflette la necessità di maggiori indicazioni su come investire in modo sostenibile e l’esigenza di nuovi prodotti finanziari. Con le frenate istituzionali in atto e le proteste relative alle regolamentazioni sulla sostenibilità questo approccio potrà cambiare. Ma rimane necessario, così come l’aumento della trasparenza dovrà essere perseguito, in quanto fattore chiave per garantire una transizione fluida verso un’economia più sostenibile.