L’inflazione: una sfida persistente per il procurement

Tra i trend macroeconomici con il maggiore impatto sulle funzioni procurement nel 2023 individuati da McKinsey per il mercato USA, spicca l’inflazione elevata, ormai non più assimilabile a un’emergenza, ma divenuta uno stato persistente. E nonostante il calo anno su anno, anche in Europa e in Italia la spinta inflazionistica continua a pesare sulle imprese. Secondo l’indagine condotta da Bankitalia sulle imprese italiane dell’industria e dei servizi con almeno 50 addetti nel secondo trimestre del 2023, le aspettative per il futuro restano nel complesso sfavorevoli.

In questo contesto sempre più caratterizzato da volatilità, incertezza, complessità e ambiguità – VUCA – in cui l’inflazione si somma con un effetto aggregato agli altri macro-trend socio-economici, come le tensioni geopolitiche e i costi della logistica ancora ben al di sopra dei livelli pre-pandemia,  i CPO devono diventare, come suggeriva una ricerca di Deloitte del 2019, “masters of complexity”, e adeguare il modello operativo della propria organizzazione per proteggere i margini e il budget, garantendo comunque prestazioni al top e un ROI elevato.

Il ruolo strategico dei CPO nella trasformazione digitale

Risulta evidente che il ruolo dei leader del procurement deve andare oltre il semplice taglio dei costi in ottica di saving, incorporando una visione a lungo termine sulle tematiche dell’efficientamento, della trasformazione digitale e dell’innovazione, senza dimenticare i cambiamenti climatici e le responsabilità sulla società e sulla salute. Una sfida così imponente non può essere vinta da soli: lo sforzo deve essere coordinato a livello aziendale, ottenendo il buy-in degli altri C-level.

Anche se non esiste un modello di approvvigionamento “one size fits all” adatto a tutte le imprese, per ottenere il controllo sul budget è importante riconsiderare i legacy processes – “si è sempre fatto così” – e assumere un approccio proattivo, sfruttando gli strumenti digitali per ottenere la massima visibilità e trasparenza della spesa, sui fornitori e sui rischi connessi. Queste misure hanno un impatto che non si quantifica soltanto in termini monetari, in quanto influiscono in maniera diretta anche sulla gestione del rischio, proteggendo l’azienda dagli eventi negativi di fornitura ed eventuali blocchi di produzione.

I benefici di una soluzione digitale per la gestione del procure-to-pay

Digitalizzare tutte le fasi del processo procure-to-pay è quello che fa il software Online Procurement, integrando un un’unica soluzione intuitiva ed efficiente le esigenze dell’ufficio acquisti. La suite supporta i CPO nel mantenere competitività in temini di costi e incrementare la trasparenza sia sulle spese dirette che su quelle indirette: vediamo come.

Più visibilità sulle opportunità di saving e sulle criticità

Attraverso la visione globale dei processi d’acquisto e dei fornitori, ottenuta attraverso la centralizzazione delle informazioni e l’unificazione del flusso di dati con l’ERP aziendale, diventa più semplice individuare dove è possibile contenere i costi, e riconoscere le criticità di fornitura allo stadio iniziale, prima che si trasformino in problemi più seri.

Incremento della managed spend

La piattaforma propone workflow ideati per tenere sotto controllo il budget e assicurare che le spese seguano le procedure standard approvate. Standardizzando le spese aziendali, ogni acquisto viene riportato alle linee guida comuni, ai fornitori già approvati e/o ai contratti già negoziati: in questo modo si limita il rischio di errore e si favorisce favorire un procurement “diffuso”, che promuove l’empowerment e l’autonomia dei singoli dipartimenti mediante la condivisione delle informazioni.

Controllo sulla conformità

Dotarsi di un software come Online Procurement, che integra la gestione dei fornitori e quella dei contratti in un’unica piattaforma, diventa quindi strategico per assicurare che le condizioni d’acquisto sottoscritte vengano sempre rispettate durante tutto il ciclo di acquisto

Segmentazione dei supplier

Gli strumenti avanzati di gestione del parco fornitori e di valutazione delle performance consente di avere a disposizione un quadro oggettivo e completo dal quale partire per stabilire partnership con fornitori di valore nelle categorie merceologiche strategiche, minimizzando gli effetti dell’inflazione.

Automazione delle operazioni di routine

La tecnologia giusta può diventare un driver di risparmio: una piattaforma come Online Procurement supporta la funzione Procurement velocizzando le operazioni di routine, come gli ordini diretti e gli ordini ricorrenti tramite il catalogo elettronico integrato o l’onboarding dei nuovi fornitori.

Riduzione del rischio di fornitura

Monitorare e tracciare le performance e i rischi associati a ciascun fornitore, come il rischio di default finanziario o le carenze nella compliance ESG, evita all’impresa possibili danni monetari e reputazionali, proteggendone il valore.

Migliore collaborazione tra Finance e Procurement

Misurando e documentando spese e risparmi, i due dipartimenti possono partire da un terreno comune per una collaborazione più proficua.

Online Procurement offre soluzioni dedicate all’ottimizzazione delle strategie d’acquisto, tra cui:

  • Catalogo elettronico, eventi negoziali e ordini digitali
  • Supplier Management, Supplier Risk e Vendor Rating
  • Strumenti di analisi della spesa e reportistica
  • Gestione centralizzata dei contratti
  • Monitoraggio della fatturazione passive e dei pagamenti

Grazie a questi strumenti, i CPO potranno costruire la resilienza operativa della propria organizzazione nell’immediato, con uno sguardo anche al futuro.

Vuoi saperne di più?

Se vuoi scoprire come Online Procurement può aiutare il tuo Ufficio Acquisti a gestire i budget e le prestazioni dei fornitori in modo efficace ed efficiente, contattaci: ascolteremo le tue esigenze e le tradurremo nel tool giusto per la tua azienda.