I fattori ESG rivestono ormai un ruolo critico nel controllo degli ecosistemi aziendali e durante l‘intero processo di procurement. Integrando le strategie e le attività ESG nella gestione della supply chain, le aziende possono mitigare i rischi, evitando interruzioni e sanzioni normative, e disporre di informazioni per decisioni di business più ponderate e fondate, garantendo continuità e stabilità all‘interno della catena di fornitura.

Sostenibilità, responsabilità sociale e pratiche commerciali etiche sono diventate sempre più rilevanti agli occhi degli stakeholder: per questo le organizzazioni devono essere in grado di dimostrare il proprio impegno verso la sostenibilità e gestire in maniera concreta i rischi ambientali, sociali e di governance (ESG). Questo nell’ottica di attrarre maggiori investimenti, ridurre i costi di capitale e migliorare le relazioni con gli investitori.

Inoltre, le supply chain complesse, esposte alle instabilità del nostro tempo, necessitano di informazioni ESG e di gestione del rischio per garantire qualità, rigore e conformità.

Tuttavia, oggi la maggior parte delle organizzazioni si trova a gestire soluzioni ESG che non si integrano perfettamente in tutte le fasi della filiera Source-to-Pay: una gestione inefficiente dei dati genera ridondanza, inefficienza e fa perdere opportunità di migliorare la sostenibilità in modo strategico.

Un approccio olistico e centralizzato che tiene in considerazione il rispetto dei temi di sostenibilità in ogni fase del processo decisionale, coinvolgendo i molteplici dipartimenti e favorendo la collaborazione all‘interno dell‘organizzazione  garantisce l‘allineamento agli obiettivi di sostenibilità condivisi.

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